Il Golfo di Palermo si estende lungo la costa siciliana settentrionale per 15.3 km, di fronte l’area urbana di Palermo (un milione di abitanti circa); confina ad ovest con il promontorio di Monte Pellegrino (Capo Priola) e ad est con Capo Mongerbino.

L’area del Golfo di Palermo è caratterizzata dalla presenza due fiumi, Oreto ed Eleuterio, che sfociano rispiettivamente nella parte centrale e nella parte orientale del golfo. Questi corsi d’acqua ricevono importanti input di acque reflue domestiche che, insieme a sistemi fognari non regolamentati situati lungo la costa del golfo, contribuiscono ad un aumento del rischio di contaminazione nell’ambiente locale, come evidenziato dal maggior degrado ambientale registrato negli ultimi 100 anni. L’area marino-costiera è sottoposta anche agli input derivanti dal porto turistico e commerciale di Palermo e dalla vicinanza di un collettore di petrolio.

Anche l’area portuale è fortemente inquinata. Nell’area del porto tre condotti scaricano rifiuti di acque reflue non trattate: il primo all’interno della Cala, il secondo nel porto industriale e il terzo a sud-est del molo.

Il porto di Palermo, oltre ad essere un importante scalo nel Mediterraneo centrale con traffico marittimo molto intenso, ospita un importante attività industriale legata alla presenza di un cantiere navale.